L’epicentro del sisma che ha raso al suolo Amatrice.
Che ha devastato paesi come Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto e molti altri.
Che ha reso inagibili e vuote le tante, troppe frazioni di Amatrice.
Che ha tolto il sonno a tutto il Centro Italia per mesi interi.
Il drone vola e trova quelle famose coordinate 42.6983, 13.2335 (lat/long), dove la notte del 16 agosto 2016 un terremoto di magnitudo Mw 6.0 della scala Richter, alla profondità di 8km, uccise all’istante 299 persone. Senza contare feriti, sfollati e traumatizzati a vita.
Un luogo bellissimo, a pochi metri dalla strada principale che collega Accumoli a Villanova e Terracino.
Il drone vede li davanti Accumoli, in primo piano la zona con i moduli abitativi permanenti (MAP), noti anche come SAE (soluzioni abitative in emergenza).
Qui il tempo si è fermato a 9 anni fa
Emergenza che dura da quasi 10 anni. Il tempo qui si è fermato a quel 24 agosto 2016.
Accumoli ancora deve essere demolita: i suoi palazzi storici sono ancora li.
Amatrice ha visto ricostruire solo le palazzine fuori il centro storico. Che ancora non esiste e che vede una ricostruzione (in corso) di circa il 5% dei fabbricati. Troppo poco.
L’ospedale di Amatrice, che doveva essere ultimato in 48 mesi con uno stanziamento di oltre 27 milioni di euro, è ancora estremamente lontano dalla data di fine lavori (prima pietra varata il 21 ottobre 2020 quindi, ad oggi, quasi 3 anni di ritardo…).