Come salvarsi in caso di un terremoto distruttivo? O almeno come provare a farcela in caso di sisma.
Oramai sono mesi di angoscia per gli abitanti dei Campi Flegrei, zona meravigliosa che attraversa una delle più importanti crisi bradisismiche della sua storia.
Si parla da anni di piani di evacuazione. Le zone sono state suddivise in vari colori. Come avviene sul territorio nazionale per conoscere le zone a più alto pericolo sismico. Quotidianamente si avvertono scosse di terremoto più o meno forti che hanno portato tutta la popolazione nel panico.
Purtroppo l’esperienza di Amatrice, il rischio della Calabria, il ricordo dell’Irpinia e molti altri casi non hanno insegnato nulla alle autorità. E ai cittadini.
Ma cosa può davvero fare il comune cittadino in tutto questo caos?
Prevenzione! Solo #prevenzione!
Purtroppo non se ne parla mai abbastanza, anzi non se ne parla proprio!!!
In caso di fortissimo sisma, oppure addirittura di una eruzione, si ingenererà il panico diffuso. Quando arriverà il boato sarà già troppo tardi. Eppure è più facile trovarsi a vivere una catastrofe da terremoto piuttosto che vincere alla lotteria! Ma la gente gioca sempre alla lotteria ma non fa prevenzione.
Salteranno i sistemi di comunicazione. Si faticherà a rintracciare i propri cari (chi a scuola, chi al lavoro, chi a casa) e le famiglie troveranno immense difficoltà per il loro ricongiungimento.
Cosa può fare ogni famiglia nell’attesa di un possibile evento catastrofico? Semplicemente prepararsi con la prevenzione! Questo significa mettere in atto i sette passi della sicurezza antisismica.
Prevenzioneterremoto.it è l’unico sito italiano, autofinanziato, che si pone l’obiettivo di diffondere i principi più basilari per aiutare le persone a sopravvivere ad un terremoto. O ad una eruzione. O ad un’alluvione. Semplici consigli applicabili sempre.
I sette passi della sicurezza:
fissa i mobili al muro per non farti schiacciare
crea un piano di emergenza con i tuoi cari
prepara dei semplici zaini salvavita nel caso la tua abitazione ti crolli sopra
capisci cosa fare durante il terremoto
organizza i documenti importanti per evitare di perderli per sempre
Ma l’errore macroscopico ha catturato la vostra attenzione!
Una recente ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Geophysical Research Letters (GRL), ha messo in luce che la super-eruzione della caldera dei Campi Flegrei avvenuta circa 40.000 anni fa, fu così violenta da aver giocato un ruolo importante nei processi demografici delle popolazioni paleolitiche delle regioni centrali e orientali del Mediterraneo, che potevano comprendere sia i Neanderthal che i primi sapiens moderni da poco arrivati dal continente africano.
Queste regioni sono state coperte da ceneri vulcaniche che nell’insieme sono note come “Ignimbrite Campana“. La ricerca, che si è basata su modelli matematici sostiene che questa eruzione potrebbe essere stata ancora più grande di quanto stimato in precedenza.
Come riporta il portale Focus, durante quella spaventosa eruzione sarebbero stati distribuiti in atmosfera fino a 450 milioni di chilogrammi di anidride solforosa, riducendo la temperatura di circa 1-2 °C per 2-3 anni. Inoltre le emissioni di anidride solforosa e cloruro di zolfo avrebbero innescato piogge acide e la cenere carica di fluoro sarebbe entrata nel ciclo vegetale inducendo effetti potenzialmente associati alla fluorosi, con danni a occhi, denti e organi interni, negli animali e nell’uomo.
Evacuazione in caso di eruzione
È pronto il piano di allontanamento della città di Napoli per il rischio eruzione ai Campi Flegrei. Si tratta di un piano diverso da quello speditivo per il rischio bradisismo che si sta vivendo attualmente. Il piano evacuazione riguarda l’eruzione, ovvero il caso estremo, quello che al momento non rientra negli scenari. Il piano speditivo, invece, riguarda il bradisismo, ovvero sollevamento del suolo e i relativi terremoti. Per entrambi occorre essere preparati e avere un iter da seguire.
Come riportato in questo articolo, l’evacuazione per il rischio vulcanico, in caso di emergenza dovrebbe coinvolgere nella sola città di Napoli 286.000 persone per un totale di 11 quartieri. A disposizione ci saranno 29 linee bus dell’Anm, con 500 autisti. Uno studio della Regione Campania ha previsto anche i numeri di coloro che dovrebbero avvalersi dell’esodo assistito ed essere, quindi, trasferiti nelle regioni gemellate, 143.000 napoletani, e quelli che, invece, provvederanno all’esodo autonomo, circa 200mila persone.
Sempre utile pensare a preparare uno zaino salvavita e a tenere a mente le regole della sicurezza contro i terremoti. La prevenzione può sempre salvarci la vita!
Bradisismo e Campi Flegrei: come cambiano gli scenari immobiliari
Abbiamo fatto uno studio approfondito sul mercato immobiliare in tempo di crisi bradisismica: i risultati sono clamorosi e li puoi leggere qui.
Pozzuoli: sciame sismico sopra il SuperVulcano. Alle 4:59 del 26 aprile 2020 scossa di terremoto di ML3.1 localizzata a Pozzuoli (NA) ad una profondità di 3 km. Un terremoto superficiale.
La scossa è stata chiaramente avvertita dalla popolazione del golfo di Pozzuoli.
E’ in corso uno sciame sismico che è iniziato ieri in occasione della Festa della Liberazione: 25 aprile 2020. Sciame sismico assolutamente modesto con terremoti non percettibili. In totale otto scosse di terremoto con quella da ML3.1 di picco di stamattina.
Pozzuoli: lo sciame sismico deve preoccupare?
Osservando i dati dell’Istituto Nazione di Geologia e Vulcanologia verrebbe da dire che non c’è nessuna novità. La scossa di magnitudine ML3.1 registrata questa notte è la più “forte” dal 2019.
A Pozzuoli, dal 2019, sono stati registrati solo una decina di terremoti sopra magnitudo ML2.0. Vero è che tutti i sisma con ML maggiore di 2.0 sono avvenuti quest’anno come a dimostrare che qualcosa di nuovo stia accadendo.
In realtà, fino ad ora e a meno di nuovi futuri eventi, la situazione appare essere del tutto normale considerando la natura dell’area.
Campi Flegrei: è iniziato un nuovo ciclo di caldera
Gli scienziati di tutto il mondo tengono sotto osservazione l’area dei campi Flegrei. Da sempre.
Un recente studio apparso su Science Advances nel 2018 dichiarò che sta iniziando un nuovo ciclo di caldera. Nuova era geologica della caldera dei Campi Flegrei significa una imminente eruzione dalla camera magmatica che preoccupa tutto il mondo?
I Campi Flegrei hanno avuto diverse eruzioni. 39000 e 15000 anni fa quelle più violente. L’ultima eruzione della zona avvenne nel 1538 e, anche se immensamente meno violenta delle precedenti, generò il Monte Novo.
Nel 2017 il vulcanologo Luca De Siena dimostrò che la camera magmatica si trova sotto Pozzuoli perché lo spessore delle rocce sottostanti la caldera ha fatto sfogare gli stress del magma lateralmente ad essa.
Il vulcanologo Luca De Siena
Per questo pericoloso vulcano manca un’esperienza diretta di quel che accade poco prima di un’eruzione, a differenza di altri vulcani che eruttano frequentemente, come l’Etna, facili da prevedere. Per vulcani quiescenti da secoli invece, è molto difficile trovare una strada che permetta di prevedere con un certo anticipo l’arrivo di un’eruzione. Solo quando si ha una forte sismicità, forti variazioni chimico/fisiche nei gas e un veloce sollevamento del suolo (come quello che si ebbe tra il 1983 e il 1984 e che portò all’evacuazione della città di Pozzuoli) si realizza che un’eruzione potrebbe essere imminente. Nel 1984 però, anche se il suolo si sollevava di 2,5mm al giorno, non avvenne nessuna eruzione. Da ciò si capisce che ancora siamo lontani dal prevedere la prossima eruzione.
Campi Flegrei: cos’è il bradisismo
L’area dei Campi Flegrei è caratterizzata dal fenomeno del bradisismo, che consiste in un lento movimento di sollevamento e abbassamento del suolo. Sebbene il meccanismo del bradisismo non sia stato ancora completamente compreso, è opinione consolidata che le cause del fenomeno risiedano in variazioni del sistema vulcanico. L’aumento di temperatura e di pressione nelle rocce del sottosuolo determinano infatti il sollevamento dell’area secondo una geometria a “cupola” centrata sulla città di Pozzuoli.
E’ bene precisare che una crisi bradisismica non segnala necessariamente l’approssimarsi di un’eruzione. Tuttavia è in grado, anche da sola, di causare danni agli edifici e disagi alla popolazione.
L’evoluzione del bradisismo nel corso dei secoli è visibile vicino al porto di Pozzuoli sulle colonne del Serapeo, un mercato di epoca romana, inizialmente considerato tempio dedicato a Serapide. Su di esse si ritrovano i fori prodotti dai litodomi, un tipo di molluschi marini che vive in ambiente costiero intertidale, ovvero in una zona del litorale che dipende dalle maree. La presenza dei litodomi testimonia il lento processo di abbassamento dell’area, iniziato in epoca successiva a quella romana.
Sebbene una crisi bradisismi non significhi imminente eruzione, gli effetti sismici di tale crisi possono generare situazioni di pericolo. Ogni abitante dell’area dei Campi Flegrei dovrebbe accrescere la sua earthquake culture con l’applicazione dei sette passi della sicurezza antisismica. E prepararsi per l’arrivo di un forte sisma.
Specialmente perchè l’area di Pozzuoli appare essere del tutto impreparata all’arrivo di un forte sisma. Di certo la Protezione Civile ha individuato per Pozzuoli una immensa area rossa che, in caso di attività eruttiva, significherà evacuazione totale dell’area.