Giuseppe Mercalli: il prete italiano padre dei terremoti
Giuseppe Mercalli: il prete italiano padre dei terremoti. E’ stato un grande geologo e sismologo. Ha ideato la omonima Scala Mercalli che misura gli effetti macrosismici di un terremoto ed è usata dal 1902.
Mercalli era una figura poliedrica. Anzitutto era un prete ma anche sismologo, geologo e vulcanologo.
Per studiare gli effetti macrosismici di un sisma partì dalla precedente scala Rossi-Forel (utilizzata per circa un ventennio) per definire meglio la sua scala Mercalli, presentata alla comunità scientifica nel 1902.
La scala Mercalli analizza l’intensità di un terremoto osservando gli effetti che esso produce sulla superficie terrestre su fabbricati, persone e cose.
Nello stesso 1902, il fisico italiano Adolfo Cancani espanse la Scala Mercalli da 10 gradi a 12 gradi. Essa fu in seguito completamente riscritta dal geofisico tedesco August Heinrich Sieberg e divenne nota come scala Mercalli-Cancani-Sieberg, abbreviata con MCS e detta brevemente Scala Mercalli.
Questa valutazione non richiede l’utilizzo di strumenti di misurazione e per la sua caratteristica descrittiva può essere applicata anche alla classificazione di terremoti avvenuti in tempi storici, di cui sia rimasta una descrizione scritta. I valori di questa scala sono scritti con numeri romani e vanno da I a XII. L’utilizzo dei numeri romani è stato scelto per evitare l’utilizzo di valori intermedi ossia l’uso della virgola.
Differenze tra Scala Mercalli e scala Richter
Oggi va molto di moda descrivere la potenza sprigionata da un sisma con la magnitudo da esso prodotta. Gli effetti di un terremoto possono essere molto diversi da luogo a luogo, quindi un singolo terremoto avrà in luoghi diversi differenti valori nella Scala Mercalli, poiché questa misura l’intensità avvertita sulla superficie terrestre, all’opposto la scala Richter che, invece, fornisce il valore di magnitudo all’ipocentro avrà un unico valore.
Gli effetti di un terremoto possono essere efficacemente rappresentati con una mappa a colori (detta ShakeMap in inglese), rappresenta l’intensità locale del terremoto sul territorio rappresentato nella mappa.
Possiamo capire gli effetti del terremoto ad esempio guardando la Shakemap del sisma di Adrano (CT) M3.2 avvenuto il 28 maggio 2020.
L’immagine, messa a disposizione dall’Istituto nazionale geologia e vulcanologia (INGV) fa vedere le località dove il terremoto ha sortito effetti e l’intensità degli stessi. Invero molto piccoli per il terremoto citato ad esempio.