Terremoto: scossa 3.0 alle porte della Capitale (Lariano)

Terremoto: scossa 3.0 alle porte della Capitale (Lariano)

Terremoto: scossa 3.0 alle porte della Capitale (Lariano). Sisma alle ore 14:00 ora italiana con epicentro a Lariano con una magnitudo di 3.0. Il sisma ha avuto ipocentro ad una profondità di 10 km, tipica di eventi simili.

Il terremoto è stato nettamente avvertito. Le zone più colpite Lariano e Castelli Romani.

Non si hanno notizie certe se Il sisma sia stato preceduto da un boato.

La zona non è sismicamente molto pericolosa. Qui è evidenziato che è attesa una accelerazione massima del suolo tra 0,125 e 0,150 g.

Non sono presenti strutture sismogeniche conosciute se non la faglia dei Castelli Romani.

L’11 Maggio tremò la zona di Fonte Nuova

Solo 3 mesi fa destò preoccupazione un’altro terremoto 3.3 avvenuto nei pressi di Fonte Nuova che fu avvertito in molte zone di Roma.

Fenomeni che mettono sicuramente paura e ansia….ma che sono tipici per queste zone. Come dimostra la storia dei terremoti che hanno colpito Roma.

Informazione e prevenzione sono le armi per combattere falsi allarmismi o prevenire catastrofi. 

 

La storia dei terremoti che hanno colpito Roma

La storia dei terremoti che hanno colpito Roma

La storia dei terremoti che hanno colpito Roma. La Capitale d’Italia stamattina è stata svegliata da una scossa di terremoto. L’epicentro, a Fonte Nuova in una zona sismicamente non pericolosa. 

Stamane i romani si sono svegliati con il terrore di una scossa di terremoto. La magnitudo è stata di 3.3 gradi Ritcher ad una profondità stimata a 10km poi rettificata a 7km. Quindi un terremoto abbastanza superficiale. 

Molti che erano svegli giurano di aver sentito chiaro il boato prima dell’inizio della scossa.  Un sisma non attesa avvenuto in una zona dove non ci sono faglie attive. 

In generale Roma si trova in un territorio sismicamente poco attivo ma, vista la sua vicinanza all’appennino centrale, risente spesso degli effetti dei terremoti catastrofici avvenuti nelle aree adiacenti. Spesso, in passato, tali scosse hanno causato crolli, danni ed anche vittime.

Elenchiamo i maggiori terremoti della storia che hanno ferito la città eterna.

Il terremoto a Roma del 1349

Il terremoto del 9 settembre 1349 è stato uno dei più importanti terremoti storici con origine nell’Appennino centrale. Probabilmente è stato l’evento sismico più fortemente risentito a Roma dove arrivò con una Intensità stimata intorno al 7-8° grado della scala MCS.

Nel suo complesso il terremoto interessò un’area molto estesa, area che grosso modo corrisponde al settore di Appennino centro-meridionale compreso tra Perugia e Benevento. Il terremoto è attestato in numerose fonti  memorialistiche. Secondo la testimonianza di Matteo Villani (sec. XIV), i danni a Roma furono decisamente consistenti, almeno su alcuni edifici di rilievo: «…i terremoti feciono cadere il campanile della chiesa grande di San Pagolo e la torre del Conte, lasciando in molte parti di Roma memoria delle sue rovine». Petrarca (1351), che si trovava a Roma per il Giubileo del 1350, descrive i danni provocati dal sisma: «Roma è stata scossa da un insolito tremore, tanto gravemente che dalla sua fondazione, che risale a oltre duemila anni fa, non è mai accaduto nulla di simile. Caddero gli antichi edifici trascurati dai cittadini ammirati dai pellegrini, quella torre, unica al mondo, che era detta del conte, aperta da grandi fenditure si è spezzata ed ora guarda come mutilata il proprio capo, onore della superba cima sparsa al suolo; inoltre buona parte di molte chiese e anzitutto di quella dedicata all’apostolo Paolo è caduta a terra la sommità di quella Lateranense è stata abbattuta»

Dopo il terremoto 1349 sembra che Roma ha goduto di una relativa «calma sismica», che è perdurata fino al grande terremoto dell’aquilano del 1703, anno in cui si avvertirono in Roma varie decine di scosse, alcune delle quali causarono danni considerevoli agli edifici e qualche vittima.

Il terremoto a Roma del 1091

Un altro forte terremoto avvenne il 27 gennaio 1091. Una nota del sisma è contenuta in un necrologio dell’XI secolo, conservato in un codice miscellaneo della Biblioteca del British Museum. Il necrologio  non fa tuttavia alcuna menzione di danni o crolli. 

Il terremoto a Roma del 801

Secondo gli scritti, l’imperatore Carlo Magno si trovava a Spoleto quando avvenne un gravissimo terremoto nella notte del 30 aprile. Sisma che a Roma causò il crollo del tetto della basilica di S. Paolo fuori le Mura.

I terremoti a Roma dall’anno zero al 508

Il Colosseo venne lesionato da un terremoto! A dimostrarlo un’epigrafe, conservata all’interno dell’Anfiteatro Flavio, che attesta restauri all’arena e al podio in seguito a uno «spaventoso terremoto». Tale intervento fu opera del prefetto Decius Marius Venantius Basilius, che lo sostenne a spese personali. Dato che Decius Marius Venantius Basilius fu console nel 484 o nel 508, la data dell’evento risulta incerta. Nel 445 il Colosseo risultava integro in occasione del festeggiamento a Valentiniano III. Nel 519, in occasione di giochi pubblici documentati da fonti coeve, invece il portico già non esisteva più e una parte delle gradinate era fortemente deteriorata, forse proprio a causa di un terremoto avvenuto tra il 484 e il 508.

Terremoto Roma: scossa 3.3 a Fonte Nuova

Terremoto Roma: scossa 3.3 a Fonte Nuova

Terremoto Roma: scossa 3.3 a Fonte Nuova. Sisma alle ore 5:03 con epicentro a Fonte Nuova con una magnitudo di 3.3. Il sisma ha avuto ipocentro ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato nettamente avvertito in tutta Roma e molti sono scesi in strada. Le zone più colpite Tivoli e Guidonia dove le persone hanno chiamato le forse dell’ordine.

Il sisma è stato preceduto da un boato.

La zona non è sismicamente molto pericolosa. Qui è evidenziato che è attesa una accelerazione massima del suolo tra 0,125 e 0,150 g.

Non sono presenti strutture sismogeniche conosciute se non la faglia dei Castelli Romani.

Terremoto a Roma: gli altri episodi del passato

Studiando la zona si scopre che dall’anno 1000 ad oggi ci sono stati altri 3 terremoti importanti.

Dai dati INGV si vede che, oltre la zona della faglia dei Castelli Romani, anche Roma e dintorni ha avuto terremoti con magnitudo tra 5.0 e 5.4.

La zona nei giorni precedenti ha registrato terremoti strumentali non avvertiti dalla popolazione.

Molta paura quindi per un territorio non propriamente preparato ad un sisma. Nessuna preoccupazione di troppo e sempre concentrati sui sette passi della sicurezza contro i terremoti.

3 Aprile 2020 : scossa terremoto ad est di Roma

Forte scossa di terremoto 3.0 Ritcher registrata a pochi chilometri dalla Capitale. Gente in strada a Marcellina.


Un terremoto di magnitudo Ml 3.0 è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale questa notte, 3 aprile 2020, alle ore 2:12 italiane. L’epicentro del terremoto è stato localizzato in provincia di Roma, tra i comuni di Marcellina, San Polo dei Cavalieri, Vicovaro (entro 6 km dall’epicentro), a una profondità di 16 km. Il terremoto è stato ampiamente risentito in tutta l’area a est di Roma e all’interno della Capitale, soprattutto nei quartieri orientali. Risentimenti anche ai Castelli e in Abruzzo. Ne da notizia INGV.