Studiosi italiani “prevedono” un terremoto per il prossimo 2024

Studiosi italiani “prevedono” un terremoto per il prossimo 2024. Proprio così. Due ricercatori italiani, Giovanni Sebastiani e Luca Malagnini hanno ricostruito il ‘battito’ del segmento della faglia di San Andreas vicino alla città di Parkfield, in California. Dall’analisi statistica dell’attività sismica degli ultimi 50 anni, i ricercatori sono riusciti a prevedere un terremoto. Si tratta, retrospettivamente, del terremoto avvenuto nel 2004.

Inoltre i ricercati italiani  hanno ipotizzato un possibile sisma di magnitudo 6 per il 2024. Sempre in California. 

I dati sono pubblicati su Journal of Ecology & Natural Resources dagli stessi ricercatori Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le applicazioni del calcolo Mauro Picone (Cnr-Iac), e Luca Malagnini, dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).

A riportarlo oggi varie testate giornalistiche, Ansa in primis.

Faglia di Sant’Andreas: situazione più semplice dell’Appennino 

Malagnini sottolinea perchè hanno scelto la famosa faglia. “Il segmento della faglia di San Andreas è stato scelto come caso studio perché si tratta di una faglia relativamente semplice: è una rottura verticale isolata, una situazione molto diversa da quella che troviamo per esempio nell’Appennino”.. In questo luogo, dal 1857 al 1966, sono avvenuti sei terremoti di magnitudo 6, a intervalli di tempo quasi regolari con una media di circa 22 anni. Dal 1985 i geologi americani hanno installato nella zona una rete di strumenti molto avanzata, per rilevare cosa accade prima di un evento sismico alla ricerca di segnali premonitori.

“Il nostro studio – continua Luca Malagnini – ha riguardato l’evoluzione quotidiana negli ultimi 50 anni del baricentro dell’attività sismica presso Parkfield. Abbiamo così osservato che l’attività sismica si disperde e si concentra con un periodo di circa tre anni, probabilmente legato al ciclo climatico siccità-piovosità”.

Analizzando i dati come fossero raccolti in tempo reale e fermandosi a cento giorni prima dell’ultimo terremoto del 2004, la metodologia ha permesso una esatta previsione retrospettiva del giorno in cui è avvenuto.

Si potranno prevedere i terremoti?
Se il metodo è corretto, il prossimo terremoto di magnitudo 6 avverrà nel 2024. L’accuratezza predittiva cresce man mano che ci si avvicina al momento del terremoto – aggiunge Malagnini – quindi sarà importante aggiornare periodicamente la previsione”.

Gli sviluppi prossimi di questa ricerca comprendono l’applicazione del metodo ad altri siti lungo faglie simili a quella di San Andreas, dove sono avvenuti terremoti ripetitivi di magnitudo significativa, prima di applicarlo, a piccoli passi, con eventuali modifiche a situazioni più complesse come ad esempio le faglie dell’Appennino.

La previsione dei terremoti appare ancora lontana quindi, ma prevederli è possibile. Prevenzione terremoto lavora proprio su questo aspetto, cercando di informare tutti su come prevedere un terremoto applicando sicurezza antisismica. Seguite i sette passi

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