Terremoto in Friuli: si è attivata una nuova faglia?

sisma terrore

Il sisma che ha colpito il Friuli ieri è il segno che si è attivata una nuova faglia?

L’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) ha infatti registrato una scossa di terremoto alle alle 14.51 del 13 gennaio. L’epicentro è Ampezzo, in provincia di Udine, e la profondità arriva a 8 chilometri. La scossa è stata avvertita anche a Cortina e a Tolmezzo. Non si hanno notizie certe di un eventuale boato che ha preceduto il terremoto anche se lo stesso è stato avvertito anche a Pordenone, Udine fino a Padova (fonte hsit.it). Non un megaquake quindi, ma un sisma che ha sicuramente lasciato il segno nella popolazione.

La zona colpita da terremoti molto potenti

Il Friuli è stato colpito, nei secoli, da terremoti molto distruttivi:

  • terremoto del 1976 – terremoto dell’Orcolat: 6.5 Ritcher – 990 morti
  • terremoto del 1928 – Carnia: 5.7 Ritcher – 11 morti
  • terremoto 1794 – Prealpi Friulane: 5.9 Ritcher – 4 morti

In particolare il terremoto del 1976 nasconde un reperto storico molto toccante. Abbiamo infatti già parlato dell’incredibile registrazione della voce del terremoto dell’Orcolat, ossia la registrazione del rumore generato dal sisma!

Si è attivata una nuova faglia?

Dallo studio delle mappe delle faglie attive (www.mapsism.com), come sotto rappresentato, si può vedere che l’epicentro non si trova propriamente su di una faglia attiva.

La zona epicentrale, vicino Ampezzo, si trova ad Ovest rispetto la faglia denominata “But-Chiarso” (capace di generare una magnitudine attesa di max 5.8 Ritcher) e a Nord rispetto la faglia denominata “Tramonti-Montemaggiore” (capace di generare una magnitudo attesa di max 6.2 Ritcher).

Il fatto che l’epicentro non sia localizzato esattamente su una faglia conosciuta potrebbe significare:

  1. Faglia sismica nascosta o non conosciuta: In alcune aree, le faglie o le zone di debolezza nella crosta terrestre potrebbero non essere state ancora identificate o mappate. Tali zone potrebbero produrre terremoti anche se non sono visibili sulla superficie.
  2. Faglia intraplacca: Anche all’interno di una placca tettonica, lontano dai margini dove si verificano i movimenti più evidenti, possono svilupparsi stress che causano terremoti. Questo tipo di terremoto si verifica meno frequentemente rispetto a quelli lungo i margini delle placche, ma è comunque possibile.
  3. Sismogenesi profonda: I terremoti possono anche originarsi a grandi profondità all’interno della Terra, dove le forze tettoniche agiscono su strutture geologiche che non sono direttamente visibili dalla superficie, ma che comunque possono scatenare scosse di terremoto.

In sintesi, mentre le faglie attive conosciute sono le aree più comuni in cui si verificano terremoti, le forze geologiche e tettoniche possono anche provocare terremoti in altre zone, anche lontano dalle faglie stesse.

L’importanza della prevenzione

Sicuramente i terremoti non si possono prevedere ma si devono prevenire.

Nonostante non possiamo sapere quando colpirà sicuramente sappiamo dove!

L’Italia è un paese a elevata sismicità. Infatti è situata al margine di convergenza tra due grandi placche, ossia quella africana e quella euro-asiatica. Il movimento tra queste due placche causa l’accumulo di energia e deformazione che occasionalmente vengono rilasciati sotto forma di terremoti di varia entità. Terremoti costanti, quotidiani, sia dove la pericolosità sismica è ai massimi livelli (Campi FlegreiAmatriceL’Aquila) sia dove non te li aspetteresti, come Roma o Vasanello.

Prevenzione Terremoto si pone l’obiettivo di fornire i consigli necessari soprattutto ad essere pronto in caso di sisma. Visto che non si può prevedere quando ci sarà il prossimo terremoto è particolarmente importante farsi trovare preparati specialmente nelle zone dove è certo che ci sarà un terremoto!

E’ più facile vivere un terremoto che vincere alla lotteria!

Informarsi e seguire i sette passi della sicurezza antisismica sono la base di partenza per un futuro più consapevole.

Pericolo attacco nucleare: il bunker Soratte potrebbe salvare vite umane?

In caso di attacco nucleare, considerata la vicinanza dalle zone di guerra e l’elevato rischio esistente, il bunker antiatomico esistente nel cuore del monte Soratte potrebbe salvare le vite degli abitanti dei comuni limitrofi?

Gli abitanti di Civita Castellana, di Rignano Flaminio, di Viterbo o di Riano potrebbero correre a rifugiarsi nel bunker in caso di necessità?

Prevenzione Terremoto, trattando di temi inerenti la prevenzione in caso di calamità naturali, intende affrontare anche questa opportunità.

Che cosa è il “Bunker Soratte”?

Il Bunker Soratte è una struttura sotterranea situata sotto il monte Soratte, a circa 40 km a nord di Roma, ed è stato costruito durante la Guerra Fredda per fungere da rifugio in caso di attacco nucleare o altre emergenze di grande portata. Il bunker, progettato per ospitare un numero limitato di persone in caso di necessità, è stato utilizzato principalmente per scopi militari e di protezione delle alte autorità italiane. Attualmente è utilizzato come Museo ed ha valenza storica oltre che è possibile visitarlo.

Esiste davvero la possibilità di un attacco nucleare?

La trasmissione Farwest (andata in onda su Rai3 il 20/12/2024) aveva parlato della crescente paura per una possibile guerra nucleare in Europa.

Nell’occasione è stato intervistato anche il sig. William Sersanti (Associazione Bunker Soratte) che aveva affermato che molte persone avevano chiamato telefonicamente l’Associazione per “…sapere se fosse stato possibile andare a nascondersi nel bunker” (ovviamente in caso di attacco).

Potenzialità del Bunker Soratte in caso di attacco nucleare

In un contesto di emergenza nucleare, il Bunker Soratte potrebbe teoricamente svolgere un ruolo di sicurezza, ma la sua capacità di “salvare” la popolazione dei comuni limitrofi dipenderebbe da vari fattori:

  1. Capacità di Ospitare la Popolazione:
    • Il bunker è progettato per accogliere un numero relativamente ristretto di persone.
    • Quindi, per una popolazione più vasta, come quella dei comuni limitrofi (che potrebbero essere decine di migliaia di persone), il bunker non potrebbe ospitare tutti.
  2. Accesso e Logistica:
    • La posizione del bunker è relativamente lontana dalle aree densamente popolate e potrebbe esserci una notevole difficoltà nel garantire l’accesso rapido a una popolazione molto vasta.
    • Inoltre, in un contesto di attacco nucleare, potrebbero esserci gravi interruzioni nelle infrastrutture di trasporto (strade, ferrovie), ostacolando l’accesso al bunker.
  3. Durata e Sostenibilità:
    • Un aspetto critico di un rifugio nucleare è la durata dell’autosufficienza. Il bunker Soratte, pur essendo dotato di sistemi per l’autosufficienza energetica, di approvvigionamento idrico e di ventilazione, è progettato per periodi limitati.
    • Con un’affluenza massiccia di persone, sarebbe difficile garantire cibo, acqua, e sanità per un periodo prolungato senza risorse aggiuntive e un sistema di supporto adeguato.
  4. Sicurezza e Protezione:
    • Il bunker è protetto contro radiazioni nucleari, esplosioni e attacchi diretti, ma non è progettato per affrontare una crisi su vasta scala. L’intera infrastruttura sanitaria, di sopravvivenza e di gestione di un’emergenza dovrebbe essere attrezzata per gestire numeri significativamente più alti di persone.
  5. Tipo di Attacco Nucleare:
    • Se l’attacco nucleare fosse localizzato e avvenisse a una distanza sufficiente dal bunker, la sua funzione di rifugio sarebbe molto più efficace. Tuttavia, se l’attacco fosse su scala globale con una dispersione diffusa di radiazioni, il bunker potrebbe non essere sufficiente da solo per proteggere una popolazione così vasta per un lungo periodo.

Conclusioni

Il Bunker Soratte oggettivamente non può rappresentare un possibile rifugio alle popolazioni locali in caso di attacco nucleare. Tecnicamente potrebbe offrire protezione a un numero limitatissimo di persone, principalmente in un contesto di attacco nucleare localizzato o di emergenza a breve termine. Tuttavia, non sarebbe in grado di “salvare” l’intera popolazione dei comuni limitrofi, a meno che non fosse implementato un sistema di evacuazione e supporto molto più ampio e organizzato. Inoltre, le sue capacità di supporto a lungo termine e la gestione della logistica sarebbero limitate, il che ridurrebbe l’efficacia in un’eventuale crisi prolungata.

Potrebbe invece essere ipotizzato un suo utilizzo per mettere in sicurezza le più alte cariche statali in caso di attacco nucleare, ma dovrebbe essere riconvertito in tempi strettissimi.

Allo stato attuale la sua gestione è ancora in mano ai volontari dell’Associazione Bunker Soratte, segno quindi che, almeno per il momento, il Governo Meloni non ritenga idonea l’ipotesi di un suo imminente utilizzo.

Tibet’s Earthquake: the videos of the quake that killed over 120 people

The violent earthquake that hit Tibet caused over 120 victims (Prevenzioneterremoto.it source at 3.30 pm).

The budget appears to still be provisional. The earthquake had a magnitude of 7.1 degrees Ritcher (equal to a degree 10 on the Mercalli scale in some areas).

Carlo Doglioni of INGV, declared to Ansa that “the mechanism behind the earthquake that occurred today in Tibet is similar to that which characterizes a good part of the events that occur in the Apennines”, Carlo Doglioni, president of the Institute, told ANSA National Institute of Geophysics and Volcanology: “In that area, in fact, the collision between the Indian and Eurasian tectonic plates, which millions of years ago led to the uplift of the Himalayan chain, is characterised by an extensional type fault, which leads to a distancing between the two blocks”.

Therefore a mechanism also known in our beautiful country, very different, for example, from the mechanisms that generate earthquakes in the Campi Flegrei (due to bradyseism).

Earthquake shocking videos

Thanks to Youtube we can see almost live the terrible images that come to us from the web. Below are the most significant ones.

Prevenzione Terremoto aims to provide the advice necessary above all to be ready in the event of an earthquake. Since it is not possible to predict when the next earthquake will occur, it is particularly important to be prepared, especially in the areas where it is certain that there will be an earthquake!

Getting informed and following the seven steps of anti-seismic safety are the starting point for a more aware future.

Terremoto in Tibet: i video della scossa che ha ucciso oltre 120 persone

Il violento terremoto che ha colpito il Tibet ha causato oltre 120 vittime (fonte Rainews delle ore 15:30).

Il bilancio pare essere ancora provvisorio. Il sisma ha avuto una magnitudo di 7.1 gradi Ritcher (pari ad un grado 10 della scala Mercalli in alcune zone).

Carlo Doglioni dell’INGV, ha dichiarato ad Ansa che “il meccanismo alla base del terremoto avvenuto oggi in Tibet è simile a quello che caratterizza buona parte degli eventi che si verificano in Appennino”, dice all’ANSA Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: “In quella zona, infatti, la collisione tra la placca tettonica indiana e quella eurasiatica, che milioni di anni fa portò al sollevamento della catena Himalayana, è caratterizzata da una faglia di tipo estensionale, che cioè porta ad un allontanamento tra i due blocchi“.

Quindi un meccanismo noto anche nel nostro belpaese, molto diverso, ad esempio, dei meccanismi che generano terremoti nei Campi Flegrei (dovuti al bradisismo).

I video del sisma

Grazie a Youtube possiamo vedere quasi in diretta le terribili immagini che ci giungono dal web. Qui sotto vengono riportati quelli più significativi.

Prevenzione Terremoto si pone l’obiettivo di fornire i consigli necessari soprattutto ad essere pronto in caso di sisma. Visto che non si può prevedere quando ci sarà il prossimo terremoto è particolarmente importante farsi trovare preparati specialmente nelle zone dove è certo che ci sarà un terremoto!

Informarsi e seguire i sette passi della sicurezza antisismica sono la base di partenza per un futuro più consapevole.

Scossa di terremoto a Claut (PN): a due passi dalla diga del Vajont

Una scossa di terremoto è stata avvertita a Claut (PN) nella mattina del 22 novembre 2024.

Lo riporta l’INGV a questo link. Il sisma, del quale non ancora ci sono notizie riguardo l’eventuale boato che lo ha preceduto, è stato di modeste dimensioni.

Le caratteristiche del terremoto: magnitudo Mw 2.0 quindi o non percettibile o debolmente percettibile.

Claut: il comune italiano che ha un nome strettamente legato ai terremoti

Non tutti sapranno che Claut, oltre che un delizioso paese friulano, è il significato di: Classificazione del Rischio Sismico.

Il CLAUT (Classificazione del Rischio Sismico) è un sistema di classificazione utilizzato per identificare e rappresentare la pericolosità sismica di un determinato territorio. In Italia, la classificazione del rischio sismico è suddivisa in diverse zone, che sono indicate dalla Normativa Tecnica delle Costruzioni e si basano su vari fattori come la storia sismica della zona, la tipologia del terreno, la frequenza e l’intensità dei terremoti passati.

Qual’è la pericolosità sismica di Claut?

Il rischio sismico di Claut è alto, si trova in zona 2.

Si può vedere anche in questa utile mappa, che ci mette proprio nelle condizioni di sapere dove un terremoto colpirà.

La vicinanza con la diga del Vajont lo rende famoso

Sempre forte il ricordo di una delle tragedie più immense che hanno colpito il nostro paese. 1910 vite spazzate via in pochi secondi.

Nel caso della diga del Vajont l’errore umano fu palese visto che si sottostimarono i segnali della frana e non si avvertì per tempo la popolazione.

Si possono prevedere i terremoti?

Sicuramente i terremoti non si possono prevedere ma si devono prevenire.

Nonostante non possiamo sapere quando colpirà sicuramente sappiamo dove!

L’Italia è un paese a elevata sismicità. Infatti è situata al margine di convergenza tra due grandi placche, ossia quella africana e quella euro-asiatica. Il movimento tra queste due placche causa l’accumulo di energia e deformazione che occasionalmente vengono rilasciati sotto forma di terremoti di varia entità. Terremoti costanti, quotidiani, sia dove la pericolosità sismica è ai massimi livelli (Campi FlegreiAmatriceL’Aquila) sia dove non te li aspetteresti, come Roma o Vasanello.

Prevenzione Terremoto si pone l’obiettivo di fornire i consigli necessari soprattutto ad essere pronto in caso di sisma. Visto che non si può prevedere quando ci sarà il prossimo terremoto è particolarmente importante farsi trovare preparati specialmente nelle zone dove è certo che ci sarà un terremoto!

Informarsi e seguire i sette passi della sicurezza antisismica sono la base di partenza per un futuro più consapevole.

 

Terremoto alle porte di Roma: paura a Palombara Sabina, paese dell’olio d’oliva

Palombara Sabina, paese dell’olio d’oliva, è stato scosso da un terremoto di magnitudo 2.5 scala Ritcher,  lo scorso 19 Novembre 2024.

Ne danno notizia sia l’istituto nazionale Ingv che molti siti come Adnkronos e Affaritaliani. Il paese, alle porte di Roma noto per l’ottimo olio extravergine di oliva, è stato molto impaurito dal sisma tanto che, in via cautelativa, le scuole sono rimaste chiuse il mercoledì seguente.

Palombara Sabina si trova in una zona con una sismicità moderata, ma non è stata storicamente un’area di epicentro di grandi terremoti. Tuttavia, essendo parte di una regione geologicamente attiva, la possibilità di eventi sismici minori o moderati non è da escludere.

Il fortissimo terremoto di Palombara Sabina del 1901

Non si è trattato, per fortuna, di un MEGAQUAKE ma studiando nell’Archivio Storico Macrosismico Italiano, si scopre che parrebbe esserci stato un fortissimo terremoto nel 1901, noto come “Il terremoto di Palombara Sabina”. Addirittura si parla di un terremoto con una magnitudo di 5.2 Ritcher!! Le fonti sono però incerte e forse la stima di quel terremoto potrebbe non essere corrispondente alla realtà.

L’importanza della prevenzione

Sicuramente i terremoti non si possono prevedere ma si devono prevenire.

Nonostante non possiamo sapere quando colpirà sicuramente sappiamo dove!

L’Italia è un paese a elevata sismicità. Infatti è situata al margine di convergenza tra due grandi placche, ossia quella africana e quella euro-asiatica. Il movimento tra queste due placche causa l’accumulo di energia e deformazione che occasionalmente vengono rilasciati sotto forma di terremoti di varia entità. Terremoti costanti, quotidiani, sia dove la pericolosità sismica è ai massimi livelli (Campi FlegreiAmatriceL’Aquila) sia dove non te li aspetteresti, come Roma o Vasanello.

Prevenzione Terremoto si pone l’obiettivo di fornire i consigli necessari soprattutto ad essere pronto in caso di sisma. Visto che non si può prevedere quando ci sarà il prossimo terremoto è particolarmente importante farsi trovare preparati specialmente nelle zone dove è certo che ci sarà un terremoto!

E’ più facile vivere un terremoto che vincere alla lotteria!

Informarsi e seguire i sette passi della sicurezza antisismica sono la base di partenza per un futuro più consapevole.

 

Megaquake: la frontiera del nuovo incubo sul terremoto

Megaquake è la frontiera del nuovo incubo sul terremoto?

Anzitutto cominciamo a tranquillare i nostri amici italiani: il termine megaquake è stato coniato, oltre che per un film  per descrivere un nuovo possibile mega terremoto in Giappone non in Italia.

Il termine è uscito dopo il terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito il sud del Giappone l’8 agosto 2024 con l’epicentro al largo dell’isola di Kyūshū.

Il sisma in Giappone ha sollevato preoccupazioni sulla possibilità di un disastro imminente: il Giappone ha infatti emesso per la prima volta un avviso di “megaquake”, suscitando una certa inquietudine. Come riporta il sito Ingegnio-web, questo termine fa riferimento a un grande terremoto, potenzialmente catastrofico, che potrebbe essere causato dalla rottura della faglia Nankai, dove una placca tettonica si infila sotto un’altra.

Gli esperti temono che l’accumulo di stress lungo questa faglia possa portare a un terremoto devastante e a un enorme tsunami.
L’allerta è stata lanciata anche perché il terremoto dell’8 agosto potrebbe essere un foreshock” (un sisma precursore) di un evento molto più grande, con il potenziale di uccidere fino a 250.000 persone.
Nonostante ciò, gli scienziati ritengono improbabile che il sisma sia il preludio a un disastro. Come afferma Harold Tobin, direttore del Pacific Northwest Seismic Network, “the chances that this actually is a foreshock are really quite low” (le probabilità che questo sia effettivamente un foreshock sono piuttosto basse).

L’importanza della preparazione

Grazie a un avanzato sistema di allerta precoce, il Giappone dispone di strumenti tecnologici che potrebbero mitigare le conseguenze di un grande terremoto.

Sistemi di smorzamento nelle strutture edilizie, software che avvisano la popolazione in anticipo e misure automatiche che rallentano treni e bloccano macchinari sono già parte integrante della difesa del paese.

Sebbene la probabilità di un mega-terremoto in seguito al sisma dell’8 agosto rimanga bassa, l’allerta ha comunque innescato azioni di prevenzione, come l’aumento delle scorte di emergenza in ospedali e l’evacuazione di pazienti vulnerabili.

L’allerta giapponese ha spinto anche altre regioni a riflettere sulla propria preparazione.

In particolare, la zona di subduzione di Cascadia, sulla costa nord-occidentale degli Stati Uniti, potrebbe causare un terremoto altrettanto devastante. Secondo Tobin, “What would we do if our subduction zone starts acting weird?” (cosa faremmo se la nostra zona di subduzione iniziasse a comportarsi in modo strano?).

In conclusione, questi avvisi non sono destinati a generare panico, ma a sensibilizzare la popolazione sui potenziali rischi sismici, contribuendo così a salvare vite in caso di eventi catastrofici.

 

Più facile trovarsi a vivere un terremoto che vincere alla lotteria

Lo sai che, a livello probabilistico, è nettamente più facile trovarsi a vivere un terremoto piuttosto che vincere alla lotteria?

Perché quindi tutti sogniamo di diventare milionari (spendendo tempo e risorse per giocare al SuperEnalotto o alla Lotteria Italia) piuttosto che informarsi su come applicare i sette passi per la sicurezza antisismica?

Qui sotto è riportato il confronto tra varie probabilità di vivere un evento durante l’arco di vita medio di un italiano:

  • Probabilità di vincere al Superenalotto = 1 : 622.000.000
  • Probabilità di essere colpito da un fulmine = 1 : 300.000
  • Probabilità di in un incidente mortale = 1 : 17.000
  • Probabilità di estrarre un asso da un mazzo di carte = 1 : 40
  • Probabilità di vivere un terremoto = 1 : 3 

Perché casi di corretta prevenzione, come quella eseguita in Veneto nei comuni vicino Valdobbiatene, sono eventi più unici che rari?

Nonostante ciò nella nostra amata penisola manca una vera cultura del terremoto. Difatti sia i cittadini che le istituzioni non sono preparati ad un avvenimento tanto devastante quanto certo!

I terremoti sono parte del respiro della terra e sono la dimostrazione della vitalità del pianeta (rif. “Difendersi dal terremoto si può” Panza-Paresan).

Dove dobbiamo attenderci un nuovo terremoto?

Tutta la catena appenninica che, partendo dall’Emilia-Romagna, attraversa da Nord a Sud l’Italia fino ad arrivare in Sicilia è stata fortemente colpita, nel corso dei secoli, da altri eventi sismici. Proprio in queste località è normale attendersi un nuovo evento sismico.

Un evento sismico a Cagliari è altamente improbabile. Un terremoto a L’Aquila, a Messina, nella zona dell’Irpinia o a Catania è invece certo.

Si possono prevedere i terremoti?

Con le attuali conoscenze scientifiche non si può prevedere né quando avverrà né quale sarà la potenza rilasciata dal prossimo sisma ma sappiamo che le zone dove è avvenuto un terremoto di una determinata intensità potrà in futuro essere l’epicentro di un altro evento sismico con potenza uguale o superiore.

Prevenzione terremoto: arriva grande esempio dal Veneto

Arriva dal veneto un grande esempio sulla prevenzione dal terremoto.

Come più volte sottolineato da noi di Prevenzioneterremoto.it, prevenire un terremoto significa mettere in atto tutte le pratiche che servono a limitarne i danni. In Italia manca una vera e propria cultura del terremoto che spesso si vive pensando più che sia legato alla religione che invece ad aspetti geologici normalissimi e conosciuti.

Veneto: simulazione di un sisma 4.8 ritcher per esercitare i volontari

La terra trema a Valdobbiadene ma, fortunatamente, si tratterà solo di una simulazione: da venerdì 8 a domenica 10 novembre si svolgerà l’esercitazione della Protezione civile del VenetoTerre in movimento“.

Un terremoto di magnitudo 4.8 con epicentro nel Comune di Valdobbiadene sarà simulato per far esercitare i volontari sulle misure da adottare in caso di una vera emergenza terremoto. Coinvolti, oltre alle strutture regionali di Protezione Civile, diverse associazioni di volontari, quattordici comuni, Prefetture di Belluno e Treviso, vigili del fuoco, Suem118 e altri enti territoriali. Sabato 9 novembre alle ore 12, presso il Coc di Valdobbiadene, aperto in municipio sarà presente l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin e altre autorità.

A riportare la notizia numerose fonti di informazione, come Trevisotoday.it, qdpnews.it.

Si possono prevedere i terremoti?

Sicuramente i terremoti non si possono prevedere ma si devono prevenire.

Nonostante non possiamo sapere quando colpirà sicuramente sappiamo dove!

L’Italia è un paese a elevata sismicità. Infatti è situata al margine di convergenza tra due grandi placche, ossia quella africana e quella euro-asiatica. Il movimento tra queste due placche causa l’accumulo di energia e deformazione che occasionalmente vengono rilasciati sotto forma di terremoti di varia entità. Terremoti costanti, quotidiani, sia dove la pericolosità sismica è ai massimi livelli (Campi Flegrei, Amatrice, L’Aquila) sia dove non te li aspetteresti, come Roma o Vasanello.

Prevenzione Terremoto si pone l’obiettivo di fornire i consigli necessari soprattutto ad essere pronto in caso di sisma. Visto che non si può prevedere quando ci sarà il prossimo terremoto è particolarmente importante farsi trovare preparati specialmente nelle zone dove è certo che ci sarà un terremoto!

Informarsi e seguire i sette passi della sicurezza antisismica sono la base di partenza per un futuro più consapevole.

Il vero motivo di chi è andato a morire nei parcheggi interrati di Valencia

Qual’è il vero motivo di chi è andato a morire nei parcheggi interrati dei centri commerciali vicino Valencia?

Pare veramente folle che una persona, durante un’alluvione, prenda la scellerata decisione si scendere ai livelli interrati dei centri commerciali (anche 10 metri sotto il livello stradale) per prendere la propria vettura e scappare.

Tutti quanti si chiedono come possa, magari un padre di famiglia, portare a morire i propri cari sotto terra in luoghi che da li a breve verranno invasi d’acqua.

Il vero motivo nelle parole di una studentessa di Valencia

Sara Garcia è una studentessa di 24 anni, di Valencia, che si paga gli studi lavorando saltuariamente al Mc Donald’s accanto al parcheggio del centro commerciale di Bonaire, fuori Aldaia.

Il parcheggio è in queste ore fonte di grandissima apprensione: si teme una vera e propria ecatombe.

Sara spiega a bassa voce (come riportato da Ansa.it): “Martedì, quando nel tardo pomeriggio è cominciato a piovere, è stato chiuso l’accesso nord del parcheggio in superficie da dove cominciava a venire giù un fiume d’acqua per indirizzare le persone verso quello sud. Ma poi è mancata la luce ed è stato il caos. Qualcuno è riuscito a recuperare l’auto e ad allontanarsi. Altri sono rimasti bloccati. Molti si sono rifugiati nel cinema multisala, dove hanno passato la notte”.

Continua: “In questa zona gli allagamenti sono continui, anche se non piove, perché sono provocati dai torrenti delle zone interne che si ingrossano e confluiscono verso la foce del Turia”, aggiunge. Un’intera ex palude urbanizzata, dove i rischi sono noti da sempre.

Il caos legato ad una cattiva prevenzione

Se sono vere le parole della dipendente Mc Donald’s, pare evidente che la zona sia storicamente soggetta ad alluvioni. E sembra palese che la mancanza improvvisa di elettricità abbia scatenato un vero e proprio caos.

L’intervista dimostra che, inizialmente, le autorità avevano iniziato a chiudere gli accessi ai parcheggi sotterranei. Poi, d’improvviso, è andata via l’elettricità. Il resto è storia.

Nel caos non c’è modo di dare indicazioni chiare atte a prevenire situazioni di pericolo e, quindi, le persone hanno seguito il proprio istinto: correre a prendere la automobili per scappare via. A casa.

Nel caos non ci sono abbastanza persone abilitate che possano indirizzare i flussi nella giusta direzione. Quando manca l’elettricità non funziona nulla e nessuno può divulgare messaggi salvavita.

Prevenzione Terremoto è da sempre focalizzata alla divulgazione di informazioni e consigli atti a migliorare la sicurezza delle popolazioni agendo sui sette passi della sicurezza antisismica.

I sette passi della sicurezza possono essere utili anche nella prevenzione delle catastrofi ambientali come le alluvioni che hanno colpito Valencia o le nostre regioni come Bologna e l’intera Emilia Romagna.