2020: tutti lo vedono come l’anno dei terremoti

2020: tutti lo vedono come l’anno dei terremoti

2020: tutti lo vedono come l’anno dei terremoti. I social sono impazziti, tutti monitorano quotidianamente almeno una APP che segnala i terremoti. Ma davvero questo strano anno, che resterà alla storia per il Covid-19, è l’anno dei terremoti?

In realtà il 2020 non sembra proprio essere un anno dannato pieno di terremoti. Nonostante il terremoto di Roma, nonostante la vivacità tellurica in Sicilia o i classici terremoti della fascia appenninica, questo 2020 sta mantenendo il trend, in discesa, degli ultimi anni che sembrerebbe riportare tutto alla situazione precedente il 2008.

Terremoti ed allarmismo: la colpa è dei social

Tutti questa attenzione riguardo i terremoti è sicuramente legata all’uso combinato di smartphone e social networks.

La gente ha ovviamente paura di un possibile terremoto catastrofico ma non è assolutamente preparata e, tanto meno, non ha una cultura del terremoto. Quindi il popolo dei socials pensa che un terremoto possa colpire indistintamente ogni zona del paese quasi mosso da una casualità che di fatto non esiste.

Quindi possiamo dire che tendenzialmente la gente è ignorante e facilmente assuefabile. Condivide all’impazzata notizie “allarmanti” come quella di un terremoto magnitudo 2.6 pensando sia un evento pericoloso.

I canali di informazione ed i socials hanno da tempo capito questo aspetto ed utilizzano titoli importanti per impaurire ed invogliare gli utenti alla condivisione.

Quindi appare più saggio, oggi, invece che vivere attaccati alla applicazione dell’INGV che segnala i terremoti, perdere un pò di tempo per studiare la propria zona di residenza e, se si vive in un Comune possibilmente sismico, apprendere i sette passi della sicurezza in caso di terremoto.

 

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